La tovaglietta a scacchi rosa e bianchi, una tazza di caffè caldo, lungo e intenso, e un cestino di croissant o di pain au chocolat semplici e perfetti.
Non chiedo altro, quando penso che non vorrei nient’altro, il sabato mattina mentre scendo le scale per raggiungere la cucina. Spalanco i balconi, pigio l’interruttore del mio bel bollitore bianco dalle forme sinuose e mi siedo sul trespolo del grande bancone in rovere in attesa del gorgoglìo dell’ebollizione.
É questa per me l’immagine della pace assoluta, quella in cui ad ogni semplice e minimo gesto posso attribuire un tempo coerente e naturale, senza foga o gestualità concitate, le stesse che mi caratterizzano dal lunedì al venerdì.
Tuttavia la realtà è che sul tavolo c’è quasi sempre tutto, ma non il cestino dei pain au chocolat appena sfornati.





















